domenica 24 ottobre 2010

Il terzo terzino – Senza titulo #2

Madrid.
È bello arrivare in finale. È bello avere una vetrina internazionale come questa. È bello sedere di fianco a tanti campioni. Però che palle! Stavolta ci avevo sperato. Beppe ha avuto un infortunio durante l'ultimo allenamento, e credevo proprio che toccasse a me. Sapete, quel leggero colpo di culo che determina una carriera. È successo a Francesco, ad Alessandro, e guarda dove sono arrivati. E invece…
Il mister annuncia la formazione, oggi pomeriggio, e per l’ennesima volta mi piazza al suo fianco, a riscaldargli le gambe (quando è qui vicino; lui che se ne sta sempre lì in piedi, a fischiare). E avesse almeno avuto il buon gusto di dirmelo chiaramente! È tutta la stagione che sono qui, lavoro bene, mi alleno tutti i giorni, do il massimo. E quando finalmente può buttarmi nella mischia, preferisce quel ragazzino. È inutile che racconti barzellette Julio! Stai in panchina pure tu! La prossima volta ci portiamo la PSP: le finali saranno pure emozionanti, ma che noia la panchina! Questi stanno chiusi a riccio e sarà un’ora che giriamo la palla: l’ala tocca per il centrale, il centrale smista a sinistra, il terzino (bastardo) ripassa al mediano. Mi fa male la testa. Non lo merito. Chissà, magari se fossi andato a Genova… piazza più piccola, più spazio per un calciatore medio ma blasonato a dovere. Ho ancora venticinque anni, dicono. Avrai le tue possibilità. Ma quello ne avrà sì e no sedici! Guardalo là! Credi davvero di poter saltare quel gigante?
Okay, l’hai saltato. E adesso come ti metti? C’è il mastro, lì in mezzo. Tre Coppe dei Campioni, un Mondiale e cinque Scudetti. Quello c’ha un’esperienza che
Okay, l’hai saltato pure lui. Ora puoi passare quella cazzo di palla? Ehi, questa serpentina deve avere fine! Dai che c’è Luca lì! Passa! Passala, Cristo!
GOAL!!!


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