martedì 14 settembre 2010

Motivazione del premio Lunezia Jazz d'Autore 2010: Simona Molinari con "Amore a prima vista" (feat. Ornella Vanoni)

Nella migliore tradizione della musica italiana si inserisce il filone del jazz e della bossa nova, tradizione a cui Simona Molinari si accosta con Amore a prima vista duettando con Ornella Vanoni, che del genere vanta esperienza.
Difficile la prova, magistrale il risultato: le melodie si snodano suadenti nel piano armonico e corrono sul filo dell’incastro tonale, riuscendo orecchiabili ma tutt’altro che semplici, come in una raffinata fantasia brasiliana.
L’allargamento armonico che nel Nord America appartiene al jazz, naturale si snoda nella bossa nova sudamericana, e in tal senso la canzone italiana ‘bossa jazz’ rappresenta il connubio perfetto tra intuizione e calcolo, spontaneità e senso della costruzione, riuscendo ad appagare pubblico e critica, orecchie distratte e palati fini.
Amore a prima vista è un sintesi elegante di questa combinazione, a cui la fresca timbrica della giovane Molinari e la vicenda narrata aggiungono un tocco di contemporaneità.


www.youtube.com/watch?v=n9qRVLsnGW8


E poi c’è il testo, che ‘si sta a sentire’ come nella migliore tradizione della canzone d’autore. La leggerezza con cui la voce affronta le peripezie melodiche diventa la leggerezza con cui la donna affronta la vita: una donna finalmente libera dalla pesantezza di un ‘rapporto stanco’ e volta a un’esperienza nuova e spontanea, un voce svincolata dagli schemi, che va verso librazioni felici. La musica aiuta la condizione femminile troppo spesso pregna di moralismo. Per questo ha senso il duetto: per creare un filo storico di emancipazione femminile, che dalla Vanoni arriva a Molinari, passando per le conquiste che, almeno nell’arte musicale, non sembrano negate da un mondo intriso di virile bigottismo.






Analisi Musical-Letteraria di Marco Di Pasquale

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