martedì 16 novembre 2010

Chi è veramente Roberto Saviano

Da molto tempo, da sempre, da quando si è cominciato a parlare di lui, molti sono stati contro Roberto Saviano, accusando l'uomo, il suo lucrare sulla malavita, fino ad additarlo come camorrista e perciò conoscitore di molti fatti veri o presunti. I difensori sono stati altrettanto numerosi, e primo tra tutti lui stesso, che riesce abilmente da solo a controbattere.
Ma nella diatriba si scorda qualcosa: i suoi accusatori potrebbero essere paragonati a quelli che mettono in dubbio l'esistenza di Shakespeare, l'esistenza di Leonardo da Vinci, o di altri grandi uomini in base a prove biografiche che in realtà gli storici conoscono già. In questo il filologo, il semiotico, lo storico, e chiunque veda la realtà da un punto di vista scientifico scorge immediatamente l'errore: Shakespeare non è solo un certo William nato a Stratford upon Avon nel 1564, notizia discutibile quanto si vuole; ma è la sigla che indica un uomo, quel grande uomo che scrisse intorno al 1600 Romeo e Giulietta, Otello, Amleto e altri capolavori; in parole povere Shakespeare è prima di tutto le sue opere, vale a dire, l'uomo è quello che fa.
Così quando si critica Saviano accusandolo di essere qualcosa di diverso da quello che fa, si commette lo stesso errore scientifico: egli è quello che fa. Se lui esprime con le sue parole, con i suoi libri, con la sua trasmissione televisivia, l'antimafia, chi critica Saviano può essere solo dalla parte della mafia.

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